Arshura 2011. Il rosso da Tre Bicchieri della “roccia” Valter Mattoni

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Cari amici,

l’eterno ragazzo è diventato uomo. 

Valter Mattoni è per tutti inconfondibilmente “la roccia”: accento piceno spinto e capello biondo-bianco simil-ossigenato sono il marchio di fabbrica.

Cresciuto tra le vigne, le prime prove di imbottigliamento risalgono al 2001 ma è nel 2006 che Valter decide di fare sul serio puntando sulle varietà locali di Castorano: trebbiano e montepulciano. Kurni Boy della prima ora (allievo fedele di Marco Casolanetti, Oasi degli Angeli), Valter è autore di vini umorali e sempre ispirati da uno spirito spontaneamente artigianale, prodotti con l’aiuto di papà Gaspare in vigna e il nipote Andrea in cantina.

Arshura è un vin de garage (nemmeno 3.500 bottiglie) e alla cieca è il montepulciano in purezza che di solito preferisco, mai sbilanciato sul vegetale, sul dolce, sul voluminoso. Non ha carne, arancio e brio dei Montepulciano di Valentini né densità, frutto e maronità del Kurni di Oasi degli Angeli (di cui ricicla le barrique per l’affinamento). Non puzzetta, non tradisce.

Arshura 2011 è il primo Tre Bicchieri ottenuto dall’azienda Valter Mattoni. Riconoscimento spesso discutibile ma in questo caso meritatissimo, coronamento di un percorso produttivo avvincente che in questo vino ha toccato la sua vetta.
Arshura ’11 è il capolavoro che stavamo aspettando: Montepulciano sin nel midollo, ne replica i tratti migliori nella sua veste scura, nei profumi di visciola seguiti dal sorso generoso, di viscerale energia e possente intensità fruttata” (Vini d’Italia 2014, Gambero Rosso)

Non è un vino estivo. E’ un vino di spessore e potenza, molto maschio. Piace a chi ama ciccia, carne e succulenza da bilanciare.

Assegnazione risicatissima. Solo il meglio.

Arshura 2011, Valter Mattoni
1 bott: 20 euro
3 bott: 17,99 euro cad.

 

[Foto: Bacco e Perbacco]

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