Barbaresco dei Produttori in verticale: 2005, 2006, 2007, 2008. Dettaglio dei millesimi e goduria inclusi

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Il Barbaresco dei Produttori del Barbaresco è un autentico vino-simbolo. Figlio di cooperativa, Barbaresco popolare, tipico, costante, rappresentativo, longevo. Concilia numeri, qualità e prezzo come pochi altri in giro. Proprio per questo, ho chiesto al mio Cicerone indigeno, Luca Cravanzola (che dei Produttori è l’infaticabile front man presso il punto vendita sotto alla torre di Barbaresco, nonché trottola quando a muoversi non è Aldo Vacca, il grande capo) di illustrarmi il vino in questi ultimi anni dal suo punto di vista di conferitore (oltre 3 ha nel cru Ovello) ma soprattutto appassionato compagno di bevute. Ne è uscita una analisi puntualissima. Eccola.

“Barbaresco 2005: grazie alla stagione precoce e all’estate mai troppo calda e afosa, questa vendemmia si può tranquillamente definire classica. La maturazione anticipata ha giocato a nostro favore facendoci evitare 5 giorni di pioggia dei primi di ottobre. La vendemmia è iniziata il 24 settembre ed è terminata il 30.
Naso ancora reticente, le spezie dominano il quadro olfattivo per poi lasciare spazio a viola, liquirizia e mela. Acidità magnifica e tannino importante rendono questo millesimo uno dei più classici delle ultime 7-8 annate. Il potenziale si intravede solo ora, dopo 5 anni di bottiglia.
Il paragone che mi viene in mente quando penso alla 2005 è con l’annata 1979. Per varie ragioni entrambe soffrono la fama delle annate precedenti (2004 e 1978) super premiate dalla stampa di settore. Inoltre, le piogge di ottobre che hanno diluito di molto l’annata a Barolo (che vendemmia, in media, 5-10 giorni dopo Barbaresco) ha diffuso l’errata idea di annata mediocre in Langa. Vini reticenti che si concedono solo dopo un buon periodo di affinamento in vetro. Genio Incompreso.

Barbaresco 2006: annata tutt’altro che semplice soprattutto nella parte finale della stagione. Le 4 piogge di settembre e, soprattutto, le temperature medie insolitamente alte durante la notte hanno penalizzato le esposizioni più calde di Barbaresco. Mediamente una buona raccolta su tutto il territorio ma senza picchi qualitativi importanti. Di qui la scelta di non imbottigliare le nostre 9 Riserve Cru ma di fare un unico vino. Scelta più che mai azzeccata vista la qualità intrinseca della bottiglia e visto il successo delle vendite (Sold Out in meno di 10 mesi).
Il naso è di buona complessità anche se ancora necessita di tempo per distendersi. Si parte dalle note tipiche di pepe e viola per arrivare alle marasche ed alla immancabile liquirizia. Ottima la struttura data dalle uve dei vigneti storici usati in questo particolare millesimo e acidità vibrante. La beva è succosa e il finale molto lungo e persistente. Ancora un bebè con tanta strada davanti. Smart Buy.

Barbaresco 2007: la quasi totale assenza di freddo e neve durante l’inverno ’06-‘07 e, di conseguenza, l’esiguo periodo di riposo vegetativo ha indotto la pianta ad un risveglio anticipato. In alcuni vigneti la ripresa vegetativa è avvenuta con quasi un mese di anticipo rispetto alla media. Primavera mite con qualche pioggia ed estate mai troppo calda ed intervallata da settimane fresche. In questa annata molto particolare bisogna registrare anche le insolite 13 fasi lunari e la grande irradiazione solare senza mai arrivare a temperature torride. Dunque una forte maturazione del frutto e del tannino mantenendo però ottima acidità e ph il tutto grazie alla fotosintesi “allungata” dalla particolare stagione ed alle temperature decisamente nella media.
Il naso è una piccola bomba pronta ad esplodere. Annata decisamente spostata sul frutto (lampone, ribes, fragola) e molto meno sulle più classiche spezie. Tannino vellutato, succoso e dolce e beva scattante grazie all’acidità elevata. Alcol molto ben integrato. Un Barbaresco decisamente femminile, senza gli spigoli delle due precedenti, quindi con un altissimo coefficiente di bevibilità. Miss Eleganza.

Barbaresco 2008: con questo millesimo si ritorna alle annate classiche della fine del secolo scorso. Finalmente l’inverno è stato molto lungo e freddo. Le abbondanti nevicate accompagnate dalle piogge primaverili sono state un toccasana per le riserve idriche ridotte ai minimi termini dal “non inverno” dell’anno precedente. Stagione quasi perfetta, temperature più calde all’inizio e miti negli ultimi 40-45 giorni prima della vendemmia.
Il naso è didattico. Trovi tutto quello che devi trovare in un Barbaresco tradizionale in annata classica. Pepe e viola giocano con la liquirizia e la confettura di ciliegie. Richiami di rosa sul finire. In bocca come al naso mostra tutta la sua gioventù, tannini importanti sostenuti da una freschissima acidità. Chiude pieno e potente. Il tempo sarà il suo più grande amico. Virtù dei Forti.” (Luca Cravanzola)

Consigli per gli acquisti: tra 2006 e 2008 non saprei cosa scegliere. Probabilmente il 2008, da urlo!, perché ormai lo splendido ’06 è sold out da un pezzo. Il 2005 è nervoso, verticale, acido e severo, corroborante. Il 2007 è più morbido e suadente, ma son sempre sfumature per palati allenati. A margine ricordo qualche assaggio degli anni ’70 e ’80 davvero entusiasmante. Un vino speciale, del cuore.

One Response to “Barbaresco dei Produttori in verticale: 2005, 2006, 2007, 2008. Dettaglio dei millesimi e goduria inclusi”

  1. Angelo Di Natale

    Abbiamo assaggiato il 2007 venerdì sera presso l’Enoteca il Goccetto (via dei Banchi Vecchi 14 – Roma) e confermiamo l’eleganza del vino che risulta anche un pò più maturo della sua reale età.

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