Tauma 2014. Il Vino Rosato di Giuliano Pettinella quest’anno sbanca

Il Tauma 2014 è un vino semplicemente strepitoso. Più rosso che rosato, ha corpo e masticabilità da grande montepulciano ma odori da Cerasuolo di classe sublime: impossibile nascondere, per l’ennesima volta, un certo stupore nello scoprire un vino artigianale di fattura così preziosa e impeccabile esecuzione.

Merito di Giuliano e merito anche di quel prof. Leonardo Seghetti che ne accudisce i movimenti con la diligenza del buon padre di famiglia. Un tandem bellissimo.

“Perdutamente innamorati” è il commento giusto: Greco di Tufo Torrefavale 2013, Dell’Angelo

Quando guardi il mare, il mix tra ottimo pesce fresco consumato in casa e grandi bottiglie non delude mai. Per le bevande si è attinto a un cartone semi-pieno di Greco di Tufo 2013 Torrefavale, cantina Dell’Angelo, e la sorpresa nel trovarlo addirittura superiore alle aspettative è stata qualcosa di esaltante.

La newsletter collaborativa: Charlize Theron e il Villero 2009 di Mauro Mascarello

Tutto è nato dalla ricerca di una immagine femminile che potesse rendere il senso di grazia, eleganza e levità del Barolo Villero 2009 della Mascarello Giuseppe e Figlio, così perfettamente fotografato sulla guida ai vini Espresso 2015:

“Difficile scegliere tra Monprivato e Villero: sono ambedue dei fuoriclasse.

VILLERO 2009: Rubino di media intensità; delicatissimo, quasi sussurrato nello spettro dei profumi, soavi…

Bollicine top: Franciacorta Vintage Collection Satèn 2009 [Magnum]

Franciacorta Satèn Brut Vintage Collection 2009, Ca’ del Bosco MAGNUM

I’m reluctant to give a perfect 20 but -seriously- can any Franciacorta be better than this? It stands shoulder to shoulder with the very best vintages of Cuvée Annamaria Clementi. 19,5+ (The World of Wine Fine, issue 43 – 2014)

Ovello 2011 Vigna Loreto, Albino Rocca. Un Barbaresco eccellente

Cari amici,

prodotto in sole 2.500 bottiglie, da una piccola vigna in uno dei cru più vocati diBarbaresco, l’Ovello Vigna Loreto 2011 di Albino Rocca è un’ode alla storia del Barbaresco.

“La definitiva consacrazione di questo antico marchio di Barbaresco arriva intorno alla seconda metà degli anni ’80 grazie alle capacità di Angelo Rocca…

Valpolicella Cl. 2013 Sotto Le Fresche Frasche, Villa Bellini. Ma quanto sei buonino

Le etichette di Villa Bellini mettono gioia perché sono colorate, gioiose e fanciullescamente architettate. Un po’ geometriche un po’ no, con quadretti e scritte sono belline e impreziosite di gommalacca non mancano proprio di nulla.
Ho scoperto il Taso, Valpolicella Cl. Sup., con l’annata 2008 per caso a Verona durante il Vinitaly e mi piacque molto. Cercai info e scoprire la chiocciola Slow e la storia di Cecilia Trucchi fu un piacere.

Pajorè 2008 Rizzi MAGNUM. Per soli 2 giorni, prezzo folgorante

“La quintessenza del Barbaresco classico: fragranza, eleganza e complessità. Limpido nell’espressione dei profumi classici della tipologia, fiori e bergamotto, preciso all’attacco di bocca, puro, snello e slanciato al gusto, con finale cristallino.” 18,5/20

Così ne scrisse la guida Vini d’Italia 2012 dell’Espresso, riconoscendo alla cantina Rizzi due stelle su tre, privilegio per pochissimi in Italia.

Arshura 2011. Il rosso da Tre Bicchieri della “roccia” Valter Mattoni

Arshura 2011 è il primo Tre Bicchieri ottenuto dall’azienda Valter Mattoni. Riconoscimento spesso discutibile ma in questo caso meritatissimo, coronamento di un percorso produttivo avvincente che in questo vino ha toccato la sua vetta.
“Arshura ’11 è il capolavoro che stavamo aspettando: Montepulciano sin nel midollo, ne replica i tratti migliori nella sua veste scura, nei profumi di visciola seguiti dal sorso generoso, di viscerale energia e possente intensità fruttata” (Vini d’Italia 2014, Gambero Rosso)

Verdicchio Classico 2013 e Rincrocca 2012 di Riccardo Baldi (La Staffa). Sarà trionfo

Cari amici,

il golden boy del Verdicchio è tornato e quest’anno saranno sganassoni per tutti.

Riccardo Baldi ha 24 anni e una azienda sulle spalle, La Staffa. Siamo a Staffolo, dove il Verdicchio dei Castelli di Jesi dimostra di essere uno dei bianchi italiani più prestigiosi. Quest’anno Riccardo presenta due vini che ci hanno davvero stupito!

Carema 2011, Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema

Proprio un bel nebbiolo nordico. Granato trasparente, mattonato, quel colore che in Langa arriva molto dopo. Saranno i metalli del terreno? Chissà, ma anche il colore parla.

Naso: classico, ferroso, humus, amarena sotto spirito e un finale gradevole di mentuccia e cannella che fanno cucù.

Bocca: grintoso e fresco, compatto, più vibrante d’acidità che tannico come si conviene.

Tanti vini in uno: Il Taso (2009 e 2010) di Villa Bellini è una favola

Un recinto di pietra custodisce i segreti di Cecilia Trucchi, quel Brolo che è villa settecentesca, giardino e vigneto con tante anime: cipressi secolari, una torre, una grotta con sorgente d’acqua e un laghetto nascosto.

Villa Bellini è il sogno di una vita. Di Cecilia e della sua storia mi piace questa immagine cristallizzata da Mauro Fermariello (Winestories): “Ha l’aria di una che ha passato l’infanzia a inseguire ranocchie negli stagni e fare a sassate coi maschi. Stare in vigna deve essere per lei la continuazione di quei giochi. E poi mi piace la sua ricerca esasperata di un vino unico…

L’Akronte di Boccadigabbia negli anni ’90. Tre mostri c’erano, e pure grossi

Quando negli anni ’90 l’Akronte era un grande vino di Civitanova Marche, celebrato in tutta Italia e oltre, io non c’ero, e se c’ero facevo altro. Di tempo ce n’è voluto ma, alla fine, ho riparato l’assenza alla grande ripercorrendo quegli anni e quei vini con una “dégustation verticale demondée”: il 26 aprile ci siamo immersi nella più interessante retrospettiva ever sull’Akronte di Boccadigabbia. Un cabernet sauvignon in purezza che passa 18-24 mesi in barrique suona così tremendamente demodée che il titolare dell’azienda, Elvidio (detto Elvio) Alessandri, uomo di grande humour e simpatico spirito polemico, non c’ha pensato due volte a preparare una tovaglietta ad hoc.

Note di degustazione: Carema 2009 Riserva, Cantina Produttori Nebbiolo di Carema

Granato trasparente con bordo mattone.

Il naso è molto tipico: viola, glicine e rosa, cipria, fragole disidratate, liquirizia, intensità misurata e focalizzazione perfetta.

In bocca il vino ha una texture raffinata, leggiadria e sapore. Di medio peso, è slanciato e armonico, disegnato alla perfezione con un tannino perfettamente risolto e integrato nella materia.

Un vino su cui mi sono confrontato con chiunque: Fontana dei Boschi 2010, Vittorio Graziano

Un vino su cui mi sono confrontato con praticamente chiunque. A Francesco Annibali sul Cucchiaio è piaciuto da pazzi e sono molto felice perché gliel’ho suggerito ben sapendo quanto il Lambrusco di Vittorio Graziano possa dividere. Mi ritrovo molto nel suo racconto, specialmente nei descrittori.