Trasparente, più granato compatto che rubino, colore scarico. Profuma di foglie secche, toni autunnali ma grintosi, poi violetta, prugna disidratata, scorza di arancio, quasi oliva nera. Il sorso è contagioso, infiltrante, prende possesso del palato con grazia e acidità prima di condurre a un tannino estratto perfettamente che non irrigidisce il sorso ma cesella succo e polpa. La persistenza è ottima persistenza e il finale offre bei rimandi, lasciando sul palato un ricordo invitante e sensuale. Uno dei vini Doyouwine di cui andiamo più orgogliosi, senza dubbio. E quelle in foto sono le vigne di Carema: non so se mi spiego.
Ieri sera ho bevuto il Carema 2008 etichetta bianca Ferrando e ho goduto non poco
4 Responses to “Ieri sera ho bevuto il Carema 2008 etichetta bianca Ferrando e ho goduto non poco”
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Vigna meravigliosa. L’autunno per l’occhio e per la bocca.
Come hai potuto constatare, quella precedente non era una bottiglia molto rappresentativa…
Esimio Oibaf, la bottiglia poco in forma era l’etichetta nera 2008 dei Produttori, di cui più e più volte ho ri-sentito un gran bene. Come in formissima e snella era anche una Riserva 2006 (dei Produttori) di ieri sera.
Che comunque 2 produttori facciano un base ed una Riserva coi colori bianco e neri metodicamente invertiti è una curiosità con pochi rivali.
Per la cronaca, ho già opzionato altre 24 bottiglie del Carema Ferrando in oggetto perché trattasi di prodotto prezioso.
Ah, ok, ho confuso.