Ok, okkkk, siamo rimasti indietro col blog. Dicembre impegnativo, tante spedizioni, ordini, ddt, bigliettini personalizzati e vergati a mano, aziende che si fanno sentire all’ultimo momento e poco tempo per riassortire il magazzino e raccontare Doyouwine. Rieccoci sul ponte di comando: inventario ultimato al 90% senza morti né feriti e nuove idee da sperimentare. Veste social da indossare a festa e tanto vino buono da far girare. A proposito di etichette notevoli (e nuove), la prima novità del 2013 è, in realtà, arrivata un po’ in sordina a fine 2012 ma eccola qua: TUTTI i Barolo dell’azienda Giacomo Fenocchio di Monforte d’Alba, quindi realizzati da Claudio Fenocchio, sono disponibili su Doyouwine. Partiamo dall’annata 2008 con una veloce escursione nella Riserva Bussia 2006, etichettata in rosso, classica e molto godibile. Alla cena di fine anno ci ho preso tutti per la gola e ho fatto un figurone!
Come capita raramente, li ho presi tutti per una serie inattaccabile di motivi: sono molto buoni, vinificati tradizionalmente ed alla stessa maniera esprimono alla grande il cru di riferimento (cioè la sottozona di provenienza, tecnicamente Menzione Geografica Aggiuntiva) e costano davvero il giusto! Io li vendo a 32,80 perché mi sembra un prezzo giusto, in azienda o in qualche enoteca potrete anche trovarli a qualcosa in meno ma i vini valgono questo e basta una assaggio per capirlo. Qualche dritta per scegliere l’etichetta giusta per voi: il Cannubi (che sarebbe, più precisamente, Cannubi San Lorenzo) è più sottile e floreale, delicato, si beve già molto bene e, all’estremo opposto, metterei il Villero, più ricco e di polpa, rotondo ed elegante. In mezzo, “in medio stat virtus” direi, il Bussia, cru dove si trova l’azienda Fenocchio e che, giustamente, esprime al 100% lo stile aziendale. In via del tutto eccezionale per gli amici di Doyouwine, poi, sono riuscito a spillare a Claudio una cassa delle appena 400 bottiglie di Bussia 2008 “90 D” (siamo gli unici al mondo ad averlo!), prima vinificazione con macerazione di 90 giorni sulle bucce per avere una estrazione probabilmente migliore rispetto alle vinificazioni consuete. Ne sono rimaste appena 2 bottiglie, fate vobis… ma non lamentatevi che non ve l’avevo detto.