Riccardo Baldi ha 23 anni e produce Verdicchio. La Staffa, ne sentiremo parlare

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Cari amici di Doyouwinequando ho scoperto che a produrre Verdicchio così classici e concreti è un ragazzo di 23 anni a momenti svenivo. Più per invidia che sorpresa, sono sincero. Riccardo Baldi è nato il 28 giugno 1990 (sto per svenire di nuovo!) e miscela spontaneamente grande determinazione, curiosità e ardore giovanile. Nella sua azienda La Staffa, a Staffolo (provincia di Ancona), terra di Verdicchio dei Castelli di Jesi, lavora 6,5 ettari per un totale di circa 30.000 bottiglie. Cuore della produzione sono due Verdicchio di stampo amabilmente classico, in cui Riccardo miscela l’esperienza acquisita a contatto con due produttori di riferimento del comprensorio: Lucio Canestrari (Fattoria Coroncino), maestro dei Verdicchio potenti e ricchi di Staffolo, e Corrado Dottori (La Distesa), produttore di ispirazione naturale e poco-interventista nonché autore di un libro molto significativo che consiglio caldamente: “Non è il vino dell’enologo. Lessico di un vignaiolo che dissente“, ed. Derive Approdi. Passiamo però ai vini.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2012 è un vino sinuoso e fresco, blend delle vigne aziendali più giovani (suolo argilloso, esposizione nord-est) vinificato in acciaio. Racconta gli aromi più tipici e rappresentativi del Verdicchio (anice, mandorla, pietra focaia, fieno) ed è un ottimo modo per entrare dalla porta principale nell’universo di uno dei vini bianchi più significativi al mondo. Che i grandi Verdicchio lascino di stucco bevitori ai 4 angoli del pianeta lo sapevate già, vero?

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2011 Rincrocca è il vino di punta aziendale. Proviene da una vigna di 41 anni in cui nascono grappoli serrati e voluminosi. 8 mesi di cemento e altrettanti in bottiglia. Così lo ha descritto Giovanni Corazzol su Intravino: “E’ un vino con profumi lievi e note leggermente mentolate e di camomilla a cui si aggiungono lentamente i sentori tipici del varietale, inizialmente non così riconoscibili. In bocca l’attacco è lieve, ma si allarga presto con bella profondità, buon corpo ed una certa grassezza ben equilibrata da freschezza e netta sapidità“.

Quanto al Rincrocca 2010, onore al merito della guida ai vini edita da Slow Food per averlo segnalato come Vino Slow, probabilmente il primo riconoscimento davvero significativo ottenuto da La Staffa. Il vino non sarebbe più in commercio ma sono riuscito a strapparne giusto 6 bottiglie di mano al Baldi: in realtà l’ho dovuto minacciare, ma 10 anni e almeno 40 kg in più (stima approssimativa) dovranno pur servire a qualcosa, no? Questa la scheda del vino redatta per Slow Wine 2013: “E’ proprio un Verdicchio di razza. Ricco, rotondo e saporito, ha palato di bella progressione, dinamica e personalità. Il naso concentra frutta, fiori e anice senza stancare. Il prezzo è un bel valore aggiunto“.

 

Ricapitolando:

– Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2012, La Staffa 
1 bottiglia: 8,8 euro
6 bottiglie: 8,2 euro cad.
12 bottiglie: 7,3 euro cad.

– Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2011 Rincrocca, La Staffa 
1 bottiglia: 13,5 euro
3 bottiglie: 12,6 euro cad.
6 bottiglie: 11,4 euro cad.

Orgoglio marchigiano ON: W le Marche, W il Verdicchio, W Riccardo Baldi. (Orgoglio marchigiano OFF)

Senso della misura piemontese ON: davvero una perla marchigiana questo Verdicchio! Avercene. (Senso della misura piemontese OFF).

Cari amici, c’è solo l’imbarazzo della scelta qui sopra: per bere subito, fare cantina o stupire gli amici portando una bottiglia che ancora pochi conoscono ma che molti scopriranno presto. Quindi che nessuno qui dica “Io non sapevo”.

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