Ovello 2011 Vigna Loreto, Albino Rocca. Un Barbaresco eccellente

Cari amici,

prodotto in sole 2.500 bottiglie, da una piccola vigna in uno dei cru più vocati diBarbaresco, l’Ovello Vigna Loreto 2011 di Albino Rocca è un’ode alla storia del Barbaresco.

“La definitiva consacrazione di questo antico marchio di Barbaresco arriva intorno alla seconda metà degli anni ’80 grazie alle capacità di Angelo Rocca…

Pajorè 2008 Rizzi MAGNUM. Per soli 2 giorni, prezzo folgorante

“La quintessenza del Barbaresco classico: fragranza, eleganza e complessità. Limpido nell’espressione dei profumi classici della tipologia, fiori e bergamotto, preciso all’attacco di bocca, puro, snello e slanciato al gusto, con finale cristallino.” 18,5/20

Così ne scrisse la guida Vini d’Italia 2012 dell’Espresso, riconoscendo alla cantina Rizzi due stelle su tre, privilegio per pochissimi in Italia.

Verticale in 8 annate di Barberesco Rabajà Riserva Cortese (e un mostruoso 2008)

In occasione di Nebbiolo Prima, annuale presentazione delle nuove annate di Barolo Barbaresco e Roero (più Riserve), sono andato volentierissimo dai nostri amici Cortese a Barbaresco per una seria verticale del loro Barberesco. Le Riserve dal 1996 fanno 40 mesi di legno grande e 3 anni in bottiglia mentre prima bastavano 4 anni complessivi prima dell’uscita in commercio. Attualmente in commercio è il Barbaresco Ris. 2006 sebbene i più che lusinghieri punteggi guadagnati sul campo dal 2008 (95+ per il “Vinous” Antonio Galloni..

Avvicinarsi ai grandi Barbaresco partendo da una certezza sempre più solida: il Pajorè 2008 Rizzi

Quando scelgo un vino il parametro fondamentale è che piaccia a me. Il secondo step è che abbia un prezzo giustificabile. Il terzo è che possa magari piacere anche a chi lo compra perché ci ritrova quel che ci vedo io. Scegliere un vino non è un atto democratico, per fortuna. Sono io a decidere cosa ritengo abbia senso proporre e cosa no, cosa restituisca dignitosamente il territorio e la cultura che porta con sé e cosa no…

Barbaresco dei Produttori in verticale: 2005, 2006, 2007, 2008. Dettaglio dei millesimi e goduria inclusi

Il Barbaresco dei Produttori del Barbaresco è un autentico vino-simbolo. Figlio di cooperativa, Barbaresco popolare, tipico, costante, rappresentativo, longevo. Concilia numeri, qualità e prezzo come pochi altri in giro. Proprio per questo, ho chiesto al mio Cicerone indigeno, Luca Cravanzola (che dei Produttori è l’infaticabile front man presso il punto vendita sotto alla torre di Barbaresco, nonché trottola quando a muoversi non è Aldo Vacca, il grande capo) di illustrarmi il vino in questi ultimi anni dal suo punto di vista di conferitore (oltre 3 ha nel cru Ovello) ma soprattutto appassionato compagno di bevute. Ne è uscita una analisi puntualissima.

La pace del Montestefano

C’è in posto nelle Langhe dove torno sempre con piacere e affetto*. Lì c’è un vignaiolo aiutato solo da sua moglie, non hanno figli. Curano 2 ettari di Montestefano, un cru prestigioso e potente di Barbaresco: vivono a 100 m dalla lora vigna, praticamente casa e bottega. A dire il vero, intorno c’è quasi solo vigna. Molti che ci capiscono lo chiamano il Barolo dei Barbaresco. Io lo reputo un prodotto esemplare cui concedo, quando capita, anche lievi incertezze.

Il Barbaresco Montestefano di Teobaldo Rivella e Maria Musso…

Nebbiolo Prima | Panoramica su Roero e Barbaresco 2009 di Barbaresco dall’elicottero (brrrrrrrr)

La notizia di oggi è che per la prima volta ho volato in elicottero e non sono morto. Per chi poi fosse appassionato di fotografia posso dire che è il mio giorno fortunato. Volare sopra “casa” in mezzo alle vigne, scattare praticamente al buio e beccare la mano della guida, il prode Vittorio Adriano, che indica proprio gli Asili di Barbaresco dove vivi è una roba da ragazzo fortunato. Lo ammetto: sono sceso dalle nuvole pallido, sudato e con lo stomaco sconvolto: peggio che in nave…

Un sabato da leoni

Le vie dell’eCommerce sono infinite e non prevedibili. Certi giorni ti senti fuori dal mondo, nel negozietto imbucato e lontano dai traffici che contano, altri è come se fossi nella vetrina più bella, in pieno centro storico e con una pin up fuori dalla porta che fa entrare di tutto, dal super appassionato di vino alla sora Peppa del terzo piano. Ecco, sabato scorso Doyouwine è stato uno store preso letteralmente d’assalto fin dall’alba. Questa la cronologia precisa…

Ricordare Gino Veronelli con 8 bottiglie strappamutande

Ci son giorni che non ne va dritta una. Lo stomaco bolle, il fidanza ti chiude le porte in faccia, il capo scassa e il panino del pranzo ha una quantità di lardo inferiore alle aspettative di sussistenza. Il cielo grigio topo e D’Alema in tv completano un quadro da suicidio. Altri giorni invece gonfiano le vele: sole a 360°, Formigoni sul viale del tramonto, il genio della patata col buco in mezzo per dimagrire ma sopratutto un’e-mail: “Le bottiglie di Gino”: degustazione di 8 grandi vini della sua cantina privata…

Di scoppiati ne ho visti tanti ma come quelli dell’Alcolgym mai

Venire dall’associazionismo parrocchiale e finire in un paese che balla al ritmo di “Lo sport e il vino come filosofia di vita” profuma di paese dei Balocchi ma aspetterei prima di cantare vittoria. Se nasci a Barbaresco, la vita ti prospetta poche strade per uscirne e tutte passano in mezzo alla vigna. Devi solo non nascere astemio e non temere la salita. Alcolgym è nata nel 2002 e che un’associazione simile sia arrivata a compiere 10 anni pochi giorni fa rientra tra i miracoli della scienza.

Questa è gente imprevedibile e dagli ideatori delle Alcolimpiadi…

Le selezioni Doyouwine sono la risposta a chi teme la deriva enostrippata

Capitare in un sito che vende vino può essere l’esperienza straniante del giorno. Quando non conosci prodotti, produttori, ambiente, annate, l’enoteca, fisica o virtuale che sia, diventa un luogo ameno. Ma qui noi vendiamo godimento quindi da qualche parte bisogna cominciare e il modo migliore è la sezione “Selezioni Doyouwine”, cioè vini scelti e assortiti con criterio, differenziati per prezzo (da 40 euro a più infinito) e numero (da 3 bottiglie di Barolo a 12 miste).

Comprereste il vino consigliato da uno stronzo? Io no

Non ho mai comprato vino su Internet. Sarà che non ci sono abituato e che ho avuto mille problemi con la mia Postepay? In effetti, sarei scusato perché visito molte (forse troppe) cantine e mi viene molto più facile prendere vino direttamente dal produttore.

Passione, sentimento e il mio addome che lievita: ecco come abbiamo scelto i vini per Doyouwine

Costruire un assortimento di vini piemontesi – focalizzato nelle Langhe di Barolo e Barbaresco ma con incursioni a nord, sud, est e ovest – è una sfida golosa e appassionante. Qualcuno pensa sia il lavoro più bello del mondo ma il mio dietologo non è d’accordo (sia chiaro, io non ho un dietologo).