Valpolicella Cl. 2013 Sotto Le Fresche Frasche, Villa Bellini. Ma quanto sei buonino

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Le etichette di Villa Bellini mettono gioia perché sono colorate, gioiose e fanciullescamente architettate. Un po’ geometriche un po’ no, con quadretti e scritte sono belline e impreziosite di gommalacca non mancano proprio di nulla.

Ho scoperto il Taso, Valpolicella Cl. Sup., con l’annata 2008 per caso a Verona durante il Vinitaly e mi piacque molto. Cercai info e scoprire la chiocciola Slow Wine e la storia di Cecilia Trucchi fu un piacere.

Di lì ulteriori assaggi, sempre a Verona tra Sottoriva e altri lochi, poi tutta la gamma al Vivit e poi eccoci qui.

Sotto Le Fresche Frasche è arrivato in un secondo momento nella storia aziendale come vino di beva dell’annata, Valpo Classico di gusto. Questo 2013 mi piace un casino perché ha l’agilità dei Beaujolais e gli aromi della Valpolicella: quella frutta di amarena che diventa un po’ carciofo e un po’ peperone, buoni, poi il pepe della corvina come suggerisce il mio amico Michele Malavasi (Vis-à-Vin). E’ un vino di 12% fragrante e gioioso, poco tannico ma compatto e scorrevole, dinamico.

E’ proprio una bella bottiglia, per qualcuno non economicissima ma ce ne fossero di vini biologici così naturali nello sviluppo e soavi al gusto. Avendo preso al ristorante le prime 4 bottiglie sul prezzo non vorrei dire niente.

E’ il classico caso in cui non sapere cosa uno si perde è il prezzo da pagare una volta finito di leggere.

Il vino sta qui e vi fa Ciao ciao con la manina :-).

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