Il Grosso Sanese 2010 fa l'occhiolino a Le Pergole Torte. Chianti Classico di una bontà imbarazzante

Quello di oggi è un appello vero e proprio a chi come noi ama alla follia certi vini del Chianti Classico che potremmo ricondurre a un nome da pelle d'oca: Montevertine. O Le Pergole Torte, se preferite. L'azienda oggi guidata da Martino Manetti è una perla vera in quello scrigno di delizie che è il Chianti Classico, una specie di nume tutelare e faro per tutti. Sotto il cappello della denominazione de iure o de facto, non importa.


Siamo a Monti in Chianti - nei dintorni di Gaiole, Radda e Castelnuovo Berardenga (non so se avete presente quella campagna baciata dagli Dei) - e un vino come il Grosso Sanese 2010 di Podere Il Palazzino non può che suscitare confronti sublimi, portandoci ai massimi livelli di una denominazione che come poche altre al mondo instilla un carattere forte nelle bottiglie che partono da lì.


Il Grosso Sanese 2010 è un vino strepitoso. Evoca i grandi vini di Montevertine e porta con sé quel tatto ammaliante, fascinoso, superbamente floreale, profondo e discreto che il Sangiovese Purosangue (© Davide Bonucci) regala agli amanti del vino d'autore.


Questo è un vino che non si può non amare alla follia.


Nella ricognizione sul Chianti Classico, Antonio Galloni gli ha affibbiato un 94/100 sonante, preferendogli lo Stagi 2011 (100% colorino), sempre del Palazzino: un paio di bevute comparative confermano almeno 3-4 punti di stacco tra i due vini, ma a favore del Grosso Sanese, laddove lo Stagi gioca splendidamente nel campo dei vini più ricchi, rotondi e color(in)ati.

Se volete regalarvi una grande bevuta, questo è il momento.



Attenzione: a disposizione per ora solo 36 bottiglie e 12 Magnum.


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