Che scoperta magnifica questo Cornas 2014 di Guillame Gilles. Coup de coeur

Immaginate una cena tra amici con fila interminabile di bottiglie tra il buono e oltre. Alla fine ce n'è una che solitamente spicca e lascia un ricordo più importante di altre, il Wine of the dinner, il Coup de coeur.

Ebbene, ieri sera, in una serie davvero molto rilevante di assaggi, il lampo è arrivato con una bottiglia dal Rodano del Nord verso cui nutrivamo parecchia curiosità e che non solo ha mantenuto le aspettative ma le ha proprio superate convincendoci di una bontà su tutta la linea. 

Cornas è un villaggio nella zona Nord del Rodano in cui la syrah raggiunge vette di livelli assoluti, con vini ricchi e da lungo invecchiamento. In ombra per quasi tutto il XX secolo a causa della fama del vicino Hermitage, Cornas è tornata prepotentemente sotto i riflettori proprio negli ultimi anni grazie a produttori di punta come Clape, Robert Michel e Thierry Allemand.

Non conoscevamo il giovane Guillaume Gilles di oggi ma tempo nel bicchiere e calma nell'assaggio ci hanno consegnato un liquido semplicemente superbo e adorabile.

Impenetrabile e compatto al colore, si è presentato con un primo naso imponente di frutta scura e fragrante, non calda. Ma è con l'ossigenazione che il vino si è smarcato dalla compagnia prendendo il largo. Cuoio e sensazioni ferrose sono state il preludio a un incedere pazzesco di erbe aromatiche assortite, cangianti, ammalianti. Naso selvaggio quanto basta per coinvolgere irrimediabilmente.

In bocca il vino ha materia e corpo sostenuti ma il succo slanciato e un tannino magistralmente estratto completano un sorso appagante, risolto eppur ampiamente embrionale, dal potenziale abbastanza devastante.

Vino bevibile già ora ma, al contempo, abbondantemente dimenticabile negli angoli più nascosti della vostra cantina per essere disseppellito nei prossimi 10, 20 e più anni senza patema alcuno. Abbiamo solo poi scoperto che Guillaume Gille è l'allievo prediletto di Robert Michel, decano di Cornas "pensionato" nel 2006 ma non prima di affittare una parcella preziosa e la cantina allo stesso Gilles. Botti vecchie e grandi, assenza quasi totale di diraspatura, lavorazioni manuali in vigna e cura artigianale del processo portano a bottiglie terragne e territoriali che stanno consacrando Cornas nei tempi moderni lanciando Gilles nel firmamento degli astri nascenti.

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