Finalmente è uscito Grace, il rosato con tappo a vite di Arcari & Danesi

Lo aspettavo da vari mesi perché Giovanni me ne ha parlato già qualche anno fa col suo solito entusiasmo ma fino a quando non esce una bottiglia i progetti sono sempre a metà ma finalmente ci siamo. E' appena arrivata la comunicazione del distributore italiano e da oggi è in vendita Grace, il primo rosato (stavolta fermo) del tandem formato in Franciacorta da Giovanni Arcari - la testa calda, il "chiacchierone" - e Nico Danesi - la testa lucida, il tecnico.

Quei due fanno sempre uscire vini decisamente interessanti e questo progetto ha tutti gli elementi per riportare interesse in una di quelle DOC italiane che senti menzionare nella lezione di enografia e poi mai più. 

Ha scritto Giovanni su TerraUomoCielo alla fine dello scorso anno:

"Quattro ettari con piante di oltre settant’anni e una DOC quasi dimenticata, sono le leve che hanno mosso tutto.

Ho scritto della zona di Botticino qualche anno fa e da allora abbiamo percorso diversa strada. Sempre sterrata, che conduce a luoghi impervi che si scoprono sempre affascinanti. Emozioni a grappolo e cuore in gola all’idea di poter far vino da quelle uve la prima volta che le ho viste anni fa.

I quattro ettari di vigna sono nella frazione più orientale di Brescia, nella frazione di Caionvico. Da lì parte solo il sentiero che arriva fino alla vetta del Monte Maddalena che da nord protegge le uve coltivate sotto la sua parete rocciosa. Allevata a pergola bresciana, la forma che vogliamo continuare a mantenere nella maggior parte del vigneto e che rinnoveremo solo dai legni delle piante esistenti perché ci sia continuità nella profonda identità dei vini che nascono qui.

Barbera, Schiava, Marzemino e Sangiovese che alla prima uscita abbiamo voluto si esprimessero in un vino rosato rigorosamente senza bolle (rispettivamente 40%, 30%, 15%, 15%) in attesa del rosso che abbiamo già in cantina in piccolissima quantità e di due diverse annate. Non un salasso Grace, ma un vino da uva intera e selezionata per ottenere il miglior risultato possibile.

Abbiamo voluto chiamarlo “Grace” che è la sintesi del mio sistematico ricordo di Botticino ogni volta che mi trovo in Grand Central a New York, perché rivestita -in buona parte- con il marmo bianchissimo unico di questa zona.

C’è una piccola cantina che amplieremo e ultimeremo nei prossimi anni ma che rimarrà sempre a disposizione solo del vigneto esistente e che quando sarà pronta diventerà un’azienda agricola completamente autonoma e indipendente."

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