La bontà rassicurante e quotidiana del Frank 2015 di Marco Sara e Sandra

Da ormai vari anni abbiamo a scaffale i vini di Marco Sara e sua moglie Sandra per una serie di motivi intrecciati e inestricabili che potremmo sintetizzare con: belli i vini, belli loro, bello il messaggio.

Marco è uno di quei determinati che sorridono sempre e hanno le idee molto chiare: inequivocabile e non discutibile la scelta d'ispirazione naturale in tutte le fasi del processo così come evidente è il desiderio di proporre vini squisitamente leggibili e quotidiani, finto-semplici nel loro essere scorrevoli e mai col sopracciglio sollevato. Ci persuade una costanza produttiva fuori dal comune che attinge però a un desiderio altrettanto ferreo di non tradire una vocazione comune a tutti quei produttori che vogliono fare il meglio usando una mano leggera e miratissima, sottrattiva.

Questo Frank 2015 è semplicemente squisito: rubino di media trasparenza, ha un profumo delizioso di peperone croccante, prugna matura, semi di finocchio e caramellina alla cannella. Si lascia annusare senza soluzione di continuità per fragranza e gioco vegetal-fruttato che strizza l'occhio e ammalia con purezza e sicurezza.

In bocca il vino ha medio corpo e ritmo calibrato, tannino docile e impercettibile, succosità e piacevolezza. Impossibile non amarlo, non berlo, non volerlo. Già godibilissimo, gioca un campionato approssimativamente lungo 5-10 anni senza problemi. Averne! Purtroppo prodotto in numeri esigui, ne rimangono giusto 15 bottiglie. Tra le altre cose, perfetto con una bella caponata a base di melanzane, peperoni, cipolle, sedano, pomodoro, olive, capperi, olio extra vergine di oliva, sale, aceto di vino e pepe.

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