E' un po' come un il terzo figlio di Alessandro Boido, il Moscato d'Asti 2014 Sant'Ilario, Ca' d'Gal.
Tra i produttori del panorama moscatista, Boido si va qualificando anno dopo anno come un punto di riferimento accanto a Saracco, Dogliotti, Vignaioli di Santo Stefano e altri nomi noti della denominazione.
Sant'Ilario è l'ultimo nato, il terzo Moscato d'Asti prodotto da Ca' d'Gal. Se Lumine è il Moscato d'annata e Vigna Vecchia il progetto votato all'invecchiamento, Sant'Ilario è la quadratura del cerchio.
100% uve moscato bianco di Canelli provenienti da una selezione parcellare in Cassinasco (vigne vecchie di 60/70 anni) raccolte quasi in anticipo per mantenere alta la freschezza.
Il commento più frequente? "Non sembra nemmeno dolce". Lo è ma non troppo: in una recente serata a Rapallo, più d'un avventore lo ha felicemente bevuto per sgrassare il palato da un cotechino!
Appena 6.500 le bottiglie prodotte.
Buonissimo! Nota di merito: l'etichetta è molto bella.
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[Foto: Wijnkennis]
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