Posted on 25/08/2016 10:53
Giampaolo Giacobbo è indubbiamente uno dei più grandi esperti di Prosecco in circolazione. Le parole che ha scritto su Slowine riguardo l'ultimo Prosecco di Silvano Follador ci hanno folgorato.
Disponibilità scarsissima, impossibile non prenderlo per averne il più possibile. Leggete con noi.
"È il Prosecco della consapevolezza. Silvano ha tradotto nel bicchiere un capolavoro degno di entrare nella storia della spumantistica di Valdobbiadene.
Utilizzando il Metodo Martinotti – con lieviti neutri capaci solo di innescare la fermentazione – è riuscito ad esaltare tutto il suo lavoro. L’autoclave diventa solo un mezzo per armonizzare il tutto: è qui mi ha fatto capire il valore di questo mezzo di presa di spuma. A prova di tutto ciò, la scelta coraggiosissima di produrlo con dosaggio Brut Nature, ovvero con zero grammi di zucchero residuo, anzi zero virgola uno come precisa Alberta.
Al bicchiere si presenta con un naso finissimo, delicato, fatto di nobile speziatura di pepe bianco e un’inspiegabile sensazione legata alla terra, quasi una radice di liquirizia. Le note fruttate sono di frutta fresca, inizialmente una mela verde che vira poi sui una pera e poi note floreali delicatissime di fiori bianchi e ancora balsamicità di eucalipto e note minerali sassose.
Rimango incantato davanti a questa complessità raccolta su un tratteggio finissimo. Al palato arriva la conferma, con la carezza dell’anidride carbonica ed una progressione gustativa decisa, senza compromessi, ma che non perde mai la direzione. Sapidità e freschezza si intrecciano e gestiscono il palato a testa alta, senza mai cedere il passo a nulla; il finale è asciutto e secco, ma le tracce della struttura continuano ad imporsi.
Il bicchiere vuoto ricorda la grandezza di questo spumante che segna un momento storico e che dovrebbe fungere da apripista per le generazioni a venire"
(Gianpaolo Giacobbo, Slowine)
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