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Diario

Finalmente è uscito Grace, il rosato con tappo a vite di Arcari & Danesi

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Posted on 10/02/2017 17:17 Nessun commento
"Barbera, Schiava, Marzemino e Sangiovese che alla prima uscita abbiamo voluto si esprimessero in un vino rosato rigorosamente senza bolle (rispettivamente 40%, 30%, 15%, 15%) in attesa del rosso che abbiamo già in cantina in piccolissima quantità e di due diverse annate. Non un salasso Grace, ma un vino da uva intera e selezionata per ottenere il miglior risultato possibile."

Che scoperta magnifica questo Cornas 2014 di Guillame Gilles. Coup de coeur

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Posted on 10/02/2017 12:07 Nessun commento
Immaginate una cena tra amici con fila interminabile di bottiglie tra il buono e oltre. Alla fine ce n'è una che solitamente spicca e lascia un ricordo più importante di altre, il Wine of the dinner, il Coup de coeur. Ebbene, ieri sera, in una serie davvero molto rilevante di assaggi, il lampo è arrivato con questa bottiglia.
"Nel mondo del vino ci sono molti bravi viticoltori ma ce ne sono solo pochissimi davvero grandi. Auguste Clape è uno di quelli. Critici e grandi conoscitori convengono che Clape sia uno dei grandi pionieri del Rodano del Nord e che i suoi Syrah da Cornas siano tra i più celebrati vini di Francia". (KERMIT LYNCH WINE MERCHANT)
Giampaolo Giacobbo è indubbiamente uno dei più grandi esperti di Prosecco in circolazione. Le parole che ha scritto su Slowine riguardo l'ultimo Prosecco di Silvano Follador ci hanno folgorato. Disponibilità scarsissima, impossibile non prenderlo per averne il più possibile. Leggete con noi. "È il Prosecco della consapevolezza. Silvano ha tradotto nel bicchiere un capolavoro degno di entrare nella storia della spumantistica di Valdobbi
Questa prima uscita "in bianco" di Lorenzo e Roberto Pusole è davvero convincente: solo 3.500 bottiglie per un bianco mediterraneo che coi suoi12,5% vol. di alcol si siede a tavola in totale relax e spensieratezza.
Il Cabernet Franc 2014 di Marco Sara e Sandra, sua moglie, è l'elevazione a potenza dei piccoli grandi vini goduriosi, dal tono vegetale gustoso, presente eppur sfumato, combinato ad una facilità di sorso davvero convincente.
È una delle migliori annate prodotte insieme alla 2006 e alla 2010, parola di Damiano Ciolli da Olevano Romano
Dopo un recente assaggio in fiera a Roma, Emanuele Giannone ha così scritto: "Il Fiobbo 2014 è buonissimo: anzi, oso dire il Pecorino più buono e corretto (anche nel prezzo) in circolazione. Teso, radente e profondo, non scimmiotta i numi del gotha ampelografico e non olezza di profumerie alloctone."
Probabilmente il miglior vino del millesimo è il Cornas 2013 di Clape. Viene dai terroir di punta di questa incredibile denominazione, è 100% syrah e prodotto con uve non diraspate che hanno trascorso 22 mesi in legno vecchio.
Non succede spesso ma è sempre un piacere quando a stupire è un vino che mostra godibilità, franchezza di profumi e tensione gustativa ben supportata dalla polpa di quest'uva barbera coltivata a Serralunga d'Alba.
Il Tratturello di Parco dei Buoi è tutto quello che il grande Made in Italy dell'Olio Extra Vergine di Oliva può e deve esprimere: blend di 4 cultivar autoctone (gentile di Larino, moraiolo, leccino e frantoio) coltivate su tre oliveti tutti in agro di Larino in Molise. In totale sono 1000 gli olivi in produzione.
Fondata nel 1898, la Cantina Tramin di Termeno è l'eccellenza assoluta in fatto di vini bianchi aromatici, sintesi di eleganza e fragranze peculiari del territorio altoatesino. Su tutti, è il gewurztraminer a giocare il ruolo di alfiere incontrastato, e le mani dell'enologo Willi Sturz, nato proprio a Termeno, sfornano ogni anno capolavori di profumo e consistenza.
Fulvio Cautiero è saldamente al comando di questa boutique del vino sannita. Si lavorano solo uve di proprietà, 4 gli ettari a disposizione coltivati in regime biologico.Evidenziamo due aspetti: il carattere immediato e spontaneo dei vini e la politica dei prezzi, considerata la qualità nel bicchiere.
RINCROCCA 2013: gamma aromatica definita e ricca di spunti: note di fiori di sambuco, resine e lime; bocca vitale e slanciata, dal portamento nordico, tenace e minuziosa di dettagli: la succosità è trascinante. 18/20 Vino dell'Eccellenza" (I vini d'Italia 2016, L'Espresso)
GS 12 "Rubino luminoso. Olfatto intrigante, predisposto su piccoli frutti di ribes e ciliegia, mineralit‡ gessosa, delicate note di arancia sanguinella, petali di rose essiccati, spezie dolci a corollario. Líassaggio Ë un manifesto gioco fresco-sapido e, sotto la regia di un nobile ma giovane tannino, Ë sospinto verso un finale armonico e sintonizzato su richiami agrumati e di ciliegia. Da un clone BBS, 14 mesi in legno, 12 in acciaio e altre
"Odora di campagna, mare, frutto, con una tensione e una trama che ci hanno stregato. Vi è vento su questi campi di grano, di orzo, di malto che si affacciano a strapiombo sul mare e le alghe, la salsedine, il sole si uniscono a sentori di cereali, erbe aromatiche e a un dolce affumicato, quasi un riflesso mielato, ove il minerale bianco è la linea di un orizzonte mediterraneo e luminoso scorto da una terra calda e madre come l'assaggio che t'acc

Segreto 2007, Cascina Ebreo. La barbera definitiva

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Posted on 08/12/2015 09:44 Nessun commento
Produzione minima, concentrazione e grandissima acidità tengono Segreto 2007 su un equilibrio di livello irraggiungibile. E' un vino eccezionale, di grande struttura e altrettanto evidente articolazione gustativa. Quattro anni in vecchi legni e nessun legno in eccesso al gusto e all'olfatto.
100% uve moscato bianco di Canelli provenienti da una selezione parcellare in Cassinasco (vigne vecchie di 60/70 anni) raccolte quasi in anticipo per mantenere alta la freschezza. Il commento più frequente? "Non sembra nemmeno dolce". Lo è ma non troppo: in una recente serata a Rapallo, più d'un avventore lo ha felicemente bevuto per sgrassare il palato da un cotechino!
Cantina da 2 stelle (su 3), Tenute Chiaromonte sta diventando un must, un punto fermo di non trascurabile rilevanza, un modello di riferimento per i veri, grandi Primitivo di Gioia del Colle.
Quello di oggi è un appello vero e proprio a chi come noi ama alla follia certi vini del Chianti Classico che potremmo ricondurre a un nome da pelle d'oca: Montevertine. O Le Pergole Torte, se preferite. L'azienda oggi guidata da Martino Manetti è una perla vera in quello scrigno di delizie che è il Chianti Classico, una specie di nume tutelare e faro per tutti. Sotto il cappello della denominazione de iure o de facto, non importa.

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