Questa cosa delle piccole importazioni sta iniziando a piacerci: e il Rosé 2015 di Domaine Tempier è una testa di serie pesante

E' iniziato tutto quasi per caso, o meglio dalla necessità di trovare vini buoni che non fossero già inquinati dalle pratiche aggressive di molti ecommerce del vino in circolazione: assortimenti immensi e prezzi stracciati che devastano mercato e posizionamento secondo logiche poco di bottega e molto di finanza.

Trovato l'intermediario in grado di assolvere tutte le pratiche necessarie all'importazione, abbiamo iniziato timidamente a cercare qualche vino che facesse al caso nostro anche fuori confine e la prima etichetta su cui abbiamo messo gli occhi è stato il Rosé 2016 di Triennes, rosato provenzale prêt-à-porter con alle spalle visione e tocco di mostri borgognoni come Dujac e Aubert de Villaine. Vino facile, fragrante, freschissimo e beverino, disimpegnato e molto immediato: sorso immediato, per nulla cerebrale, dal tocco guidato a perfezione e dall'ammiccamento non esagerato. Tappo a vite, vetro trasparente e anche un paio di grandi formati che faranno faville a bordo-piscina. #vinodapiscina ad honorem.

Poi una discussione su Facebook - partendo proprio da Triennes e arrivando allo Chateau de Pibarnon, vera icona provenzale - quando il prode Armando Castagno suggerisce come benchmark della categoria il Domaine Tempier. Breve ricerca online ed effettivamente i riscontri iniziano a fioccare come funghi.

Non ultima una recensione del Rosé 2015 su Vinous - il sito di Antonio Galloni - a dir poco entusiastica. Miglior Rosé provenzale del 2015 e, per alcuni, addirittura il miglior Rosé di Francia e oltre.

"Pale orange. Lively, expansive citrus pith and red currant aromas are complemented by suggestions of chalky minerals and white flowers. Sappy, concentrated and precise, offering palate-staining red berry and blood orange flavors and a hint of spicy white pepper. Shows excellent thrust and persistence on the mineral-driven finish, which emphatically echoes the floral and citrus fruit qualities. I'm impressed by the way this wine balances the opulence of the vintage with vivacity and I suspect it will reward at least another eight or so years of patience -- standard behavior for this bottling, which ages more like a red wine than a pink one. 93/100" -- Josh Raynolds (Vinous).

Calmati i facili entusiasmi, un paio di mail in azienda e poi la scoperta: Domaine Tempier era importato in Italia, era.

Tempier

E vorremo mica farci scappare un'occasione così? Per nulla al mondo.

Detto, fatto. Piccola quantità ancora rimasta del millesimo subito ordinata! E finalmente il Rosé di Tempier è nuovamente in Italia. Attenzione: invecchia molto, molto bene.

---------------- SCOPRI IL VINO ---------------

[Foto: Domaine Tempier e Kermit Lynch Wine Merchant]