Nuova serata coi Vampiri il 7 marzo, In vena di vino (Cermenate): lista dei vini che berremo

Ci abbiamo preso gusto e dopo la prima serata dello scorso settembre si bissa: Doyouwine feat. Vampiri della Vigna tornano insieme per una serata in cui l'unico scopo è bere cose buone e divertirsi. Non c'è un filo conduttore preciso, non un territorio né un colore o un orientamento stilistico, non ci saranno approfondimenti su suoli, microclima e portinnesto.

"Porta cosa cavolo ti pare, roba buona che bevi con piacere e facci divertire": detto, fatto. Serata fissata per il 7 marzo alle 20:45, il luogo è In vena di vino a Cermenate, provincia di Como.

Sei i vini proposti pescando dagli scaffali dell'enoteca. Eccoli!

Vampiri

1) Franciacorta Vintage Collection Dosage Zero 2013, Ca’ del Bosco
Per molti la realizzazione migliore in casa CDB, senza dubbio uno degli esiti più felici del Metodo Ca' del Bosco, realtà franciacortina di punta che, negli anni, ha puntato tantissimo su ricerca e tecnologia per produrre metodo classico di avanguardia. Vino avvolgente eppur tonico e grintoso, un Franciacorta di alto livello su cui ci divertiremo parecchio a discutere tra gli immancabili paragoni con la Champagne e la belle époque à la Maurizio Zanella.

2) Verdicchio di Matelica “d’antàn” 2015, Cavalieri
Scoperto solo a fine 2017 e subito adorato. Galeotto fu il primo assaggio fugace alla presentazione di Slow Wine 2018 a Montecatini: ultimissimo vino nel bicchiere e bum! Vino cangiante e consistente, inizialmente può sembrare ostico e compresso ma giratelo nel bicchiere senza patemi e regalerà una meraviglia di Verdicchio, dai profumi splendidi e segnato da una consistenza gustativa di tutto rispetto. Speciale, e chissà per quanti anni ancora regalerà meraviglie in divenire. A margine, il produttore Gabriele Benedetti ci ha confidato: "è il vino più buono che io abbia mai fatto".

3) Lacryma Christi del Vesuvio Rosso 2016 Munazei, Casa Setaro
La denominazione di origine è del tutto ignota a chi mastica grandi bevute ma la lettura offerta sul libro "Vini da scoprire - La riscossa dei vini leggeri" ci ha conquistato fino a spremere dalle riserve del produttore poche ultime bottiglie da proporre. Incendiamo la curiosità con queste parole: 
"nella versione 2016 è uno dei migliori rossi della Campania. Offre anche altro che grandi profumi. Ha una tessitura gustativa nobile e sobria, un senso di soffusa eleganza, un'acidità puntuale e un finale espressivo, tenero e misurato. (...) Profuma come l'erboristeria di un pazzo che abbia aperto tutti i vasi contemporaneamente". 

4) Barbera d’Asti La Bogliona 1997, Scarpa
Barbera top di annata top, produttore top e momento di consumo top. 21 anni dopo la vendemmia questa bottiglia racconta la storia di una cantina che ha vergato pagine nobili e indimenticabili della denominazione. Silvio Trinchero alla guida tecnica ha raccolto il testimone prezioso di Carlo Castino, autentica memoria storica di Scarpa, mentre il comparto amministrativo-commerciale ha visto in Rikka Sukula, Andrea Roccione e Gregorio Ferro i preziosi innesti che stanno rilanciando l'azienda. Se i tappi hanno tenuto ci sarà di che godere.

5) Barolo Ornato 2013, Palladino
Un grandissimo Barolo classico. Signori, da Palladino stanno uscendo delle bottiglie di ogni ordine e grado semplicemente grandiose: Barbera d'Alba Bricco delle Olive, Barolo di Seralunga poi i cru, Ornato su tutti per noi. Apice di equilibrio, armonia, profondità e disegno stilistico tradizionale sviluppato meravigliosamente. Maurilio Palladino sa il fatto suo e non ha mai badato a farlo sapere troppo in giro. E forse tra i vini recenti vanno ricercate le bottiglie che lasceranno il segno per decenni.

6) Moscato d’Asti 2016 Sant’Ilario, Cà d’Gal
Non è la Vite Vecchia - il progetto ambizioso con cui Alessandro Boido rappresenta a tutti gli effetti un unicum nel panorama del Moscato d'Asti - ma la versione più seducente del Moscato cui si aggiunge una versatilità di abbinamento davvero fuori dal comune. Da un ettaro di vigna vecchia (70 anni) a Cassinasco, sulle colline di Canelli, esce questo vino in cui la componente dolce è fortemente bilanciata ed equilibrata da una freschezza contagiosa. Squisitezza di fine pasto ma non solo: pensate ad una merenda estiva con una caprese ma ci si potrebbe sbizzarrire fin quasi all'aperitivo. Chiusura aromatica di gran classe.

Ci vediamo a Cermenate!

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