Da qualche anno, il primo pensiero che associo al mese di novembre è “Merano WineFestival arrivooooo!!”. Vari i motivi, vinosi come non. Son stato al Merano WineFestival la prima volta 5 anni fa ed è stato amore. Il lungo Passirio fuori, sale in stile Liberty dentro, caos in quantità crescente, vini molto buoni, poi Terme incantevoli e pulitissime prima di una buona Forst all’uscita (facciamo 3 o 4, và): esattamente una “splendida cornice”. Ogni anno stesso ritornello. Chi ha smesso di bazzicare Merano avrà le sue ragioni: troppo casino (non è come una volta quando si assaggiava in santa pace!), sempre i soliti vini, biglietti costosi ecc ecc. Pace, non si puo’ star simpatici a tutti: prima o poi mi stuferò anche io ma se ho un debole per questa manifestazione al confine tra lavoro e piacere (non in quest’ordine) non inizierò a curarmi proprio ora.
Si inizia venerdì 9 novembre con bio&dynamica: un po’ svuotata negli ultimi anni, rientra tra le parti evitabili del tutto. Poi, da sabato 10 a lunedì 12 la lista dei produttori da assaggiare è bella nutrita. Non mi sono ancora fatto un programma ma spero di essere abbastanza metodico, privilegiando Piemonte, Toscana, Alto Adige e Bordeaux. Più assaggini sparsi e una bella verticale di Masseto (1995 – 1998 – 2001 – 2002 – 2006 – 2007 – 2008 – 2009) di Tenuta dell’Ornellaia, che non guasta. Speriamo che Luca Gardini la conduca decentemente sennò ci tiro qualche pomodoro :-). A dirla tutta, sto anche cercando di corrompere mezza organizzazione per finire la 3 giorni col botto e infilarmi alla verticale del Monprivato (1985, 1989, 1996, 2001 e 2004) di Giuseppe Mascarello, sempre guidata da Gardini.
Oltre agli appositi spazi, cercherò di infilare un po’ di materiali Dyw sul banchetto del presidente Ceretto, che torna a Merano dopo millenni. In alternativa, se incontrate uno spilungone che sputazza vini come un lama e scatta foto alle signorine più prestanti avete buone possibilità che ci si incontri di persona.