Lettera aperta agli scettici dell’e-commerce. Lettura consigliatissima

Ho chiesto ad cliente di Doyouwine, commentatore molesto di blog e simpaticone, di parlarmi del suo felice rapporto con l’e-commerce. Mi ha risposto così e invito gli scettici a dedicarci 4 minuti. Dice Pietro Caputo:

Compro on line in sostanza tutto quello che mi serve, dai biglietti per concerti ai CD, dai vestiti alle casse dello stereo, dai ricambi per l’aspirapolvere all’olio d’oliva, le conserve e, naturalmente, il vino.

Vino e carta di credito fanno chiaramente rima (almeno per il Credito Cooperativo)

Ho appena ritirato la mia prima carta di credito e la notizia sarebbe di nessun interesse per le sorti dell’umanità ma. C’è un ma ed è l’immagine scelta dalla mia Banca di Credito Cooperativo per accompagnare lo slogan “Sicura e semplice per ogni acquisto”.

Premessa. Giusto sabato scorso ho rimesso in vita la mia Postepay (quella con mille problemi, poi sostituita) per fare compere su iTunes: 3 album – Made in Japan, (What’s the story) Morning glory?, Wrecking Ball – e una canzone (Mr. Jones dei Counting Crows) segnano indelebilmente il mio ingresso ufficiale nel circolo dei compratori su Internet.

Comprereste il vino consigliato da uno stronzo? Io no

Non ho mai comprato vino su Internet. Sarà che non ci sono abituato e che ho avuto mille problemi con la mia Postepay? In effetti, sarei scusato perché visito molte (forse troppe) cantine e mi viene molto più facile prendere vino direttamente dal produttore.