Doyouwine è risorto (ovvero: Buona Pasqua)

La prima seria pedalata dell’anno ha chiaramente offuscato la mia capacità di distinguere Cristo e Anti-Cristo, Dio e Mammona. Non è la prima volta e temo non sarà l’ultima. Scoprire il mercato medievale delle indulgenze alle scuole elementari ha evidentemente avuto evidenti effetti nefasti.

Bando alle ciance: qui a Doyouwine siamo quel genere di commercianti che amano i prodotti che vendono; per dirla con le parole del commentatore Gianfranco Lo Cascio: “Di solito si tende a parlare bene di ciò che si vende. Qui si tende a vendere ciò di cui si parla bene” (segue bonifico bancario STRAMERITATO :-D).

A Pasqua quello che ci vuole è un bel pacco regalo per il mio dentista

Mi sto informando per capire se l’usanza di mandare pacchi-regalo a dentista, avvocato, medico di famiglia, commercialista o amante sia solo italiana. Per la cronaca, vista la gentilezza mista a un legame familiare d’antan che lo contraddistingue, al mio dentista dovrei parcheggiare una Lamborghini sotto allo studio e lucidarla a lingua tutte le mattine. Impossibilitato in tal senso, e per ricordargli che HO ASSOLUTO BISOGNO DI UNA PULIZIA DEI DENTI INCROSTATI DI TANNINO…

Barolo 2006 Pié Rupestris Cappellano | Raccontare il vino come Sandro Sangiorgi e quelli di Porthos

Il primo Barolo venduto sul nuovo store di Doyouwine non si scorda mai. Dei Cappellano di Serralunga d’Alba abbiamo già parlato (il loro Barolo Chinato è memorabile) ma un vecchio Barolo trovato alla Bottega del vino di Verona durante il Vinitaly 2012 bevuto ha riportato quel nome e la sua storia alla mente. Correva l’anno 1974 e all’epoca la Cappellano aveva anche, tra le altre, la prestigiosa vigna Rionda, come pure il Cucco, Marenga e Lazzarito.

Barolo Chinato Cappellano: il Nirvana dei sensi

Per il mio amico Francesco Annibali è “Il più grande vino aromatizzato del quale abbia conoscenza”. Il video è magnifico, racconta nitidamente Augusto Cappellano e il suo Barolo Chinato. Una storia mista a leggenda narra che venne al mondo nel 1870, quando il farmacista Giuseppe Cappellano da Serralunga d’Alba lo vendeva nella sua bottega torinese come lenimento medicamentoso e antimalarico. Il Barolo Chinato è un vino aromatizzato fatto di Barolo a cui si aggiunge una soluzione idroalcolica con zucchero e spezie (tra cui la china calissaia che lo caratterizza).