Carema 2011, Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema

Proprio un bel nebbiolo nordico. Granato trasparente, mattonato, quel colore che in Langa arriva molto dopo. Saranno i metalli del terreno? Chissà, ma anche il colore parla.

Naso: classico, ferroso, humus, amarena sotto spirito e un finale gradevole di mentuccia e cannella che fanno cucù.

Bocca: grintoso e fresco, compatto, più vibrante d’acidità che tannico come si conviene.

Coi Carema 2010 Roberto Ferrando ha pescato 2 jolly. Ma l’Etichetta Bianca è sensazionale

Cari amici,

io di Roberto Ferrando non ho mai sentito 2 Carema della stessa annata così in formissima! Giuro. Li ho stappati uno accanto all’altro a tavola sabato sera ed è stato uno scontro titanico tra due vini che magnificano l’Alto Piemonte deinebbiolo di montagna. Testa a testa quasi crudele da cui sono uscito senza un preferito e la cosa mi spiazza.

Note di degustazione: Carema 2009 Riserva, Cantina Produttori Nebbiolo di Carema

Granato trasparente con bordo mattone.

Il naso è molto tipico: viola, glicine e rosa, cipria, fragole disidratate, liquirizia, intensità misurata e focalizzazione perfetta.

In bocca il vino ha una texture raffinata, leggiadria e sapore. Di medio peso, è slanciato e armonico, disegnato alla perfezione con un tannino perfettamente risolto e integrato nella materia.

Il Nebbiolo di Carema è un viaggio dell’anima stando comodamente a casa. Iscriviti!

Cari amici,

Carema è un’oasi di resistenza sù in Alto Piemonte. Il rischio estinzione è sempre dietro l’angolo ma nonostante una coltivazione della vite ai limiti del surreale c’è molta felicità nell’aria. La crescente richiesta di mercato stimola la Cooperativa dei Produttori Nebbiolo di Carema…

6 bottiglie di Carema a 129 invece che 150 euro, perché aspettare?

Lo ripeterò allo sfinimento. Il Carema etichetta bianca di Roberto Ferrando è un vino che mediamente mi fa impazzire, delizioso, ammaliante, godibile e snello ma avvolgente. Un profumo splendido e una scioltezza di beva incredibile, raffinato nel tannino e pregevole nell’allungo. Se poi aggiungiamo che i vini di Carema hanno una longevità a dir poco sorprendente, emerge chiaramente il perché di tanto entusiasmo.

Ieri sera ho bevuto il Carema 2008 etichetta bianca Ferrando e ho goduto non poco

Trasparente, più granato compatto che rubino, colore scarico. Profuma di foglie secche, toni autunnali ma grintosi, poi violetta, prugna disidratata, scorza di arancio, quasi oliva nera. Il sorso è contagioso, infiltrante, prende possesso del palato con grazia e acidità prima di condurre a un tannino estratto perfettamente che non irrigidisce il sorso ma cesella succo e polpa. La persistenza è ottima persistenza e il finale offre bei rimandi, lasciando sul palato un ricordo invitante e sensuale. Uno dei vini Doyouwine di cui…

Carema 2008 dei Produttori: un vino “Eccellente”

Chi segue Doyouwine sa bene che i vini di Carema, microdenominazione dell’Alto Piemonte in cui il nebbiolo prende un carattere verticale, acido e freddo ben diverso dal timbro da quello langhetto di Barolo e Barbaresco. La denominazione Carema è coperta all’85% dai vini della Cantina cooperativa e con molto piacere ho appreso che il Carema 2008 è diventato Eccellenza per la guida ai vini dell’Espresso, curata da Fabio Gentili ed Ernesto Rizzari: la scheda riportata sopra è a dir poco lusinghiera.

Un sabato da leoni

Le vie dell’eCommerce sono infinite e non prevedibili. Certi giorni ti senti fuori dal mondo, nel negozietto imbucato e lontano dai traffici che contano, altri è come se fossi nella vetrina più bella, in pieno centro storico e con una pin up fuori dalla porta che fa entrare di tutto, dal super appassionato di vino alla sora Peppa del terzo piano. Ecco, sabato scorso Doyouwine è stato uno store preso letteralmente d’assalto fin dall’alba. Questa la cronologia precisa…

Il capitolo dei grandi vini che rendono dolce la vita si apre così: Frimaio, Rizzi

Abbiamo già parlato del libello-quasi-guida Grandi vini di piccole cantine firmato da Federico Graziani e Marco Pozzali, con foto di Francesco Orini. 400 etichette italiane spalmate su 576 pagine divise in schede presentano qualche difetto ma insospettabili pregi di pubblicazioni simili: la necessità di fare scelte drastiche esclude molto e forse toglie punti di riferimento e un filo conduttore nella lettura ma permette di segnalare vini poco battuti ma significativi, spesso non il top di gamma aziendale ma qualcosa che è piaciuto particolarmente agli autori…

Il Carema 2007 Etichetta bianca di Ferrando è finito (mortacci vostri)

Breve ma intenso. Roberto Ferrando ha rovistato in magazzino per darci le ultime bottiglie di Carema 2007 Etichetta Bianca e sono già finite. Un vino che mi piace ricordare con le parole della guida ai vini 2012 dell’Espresso, che l’ha messo tra le Eccellenze italiane con 18/20:

“Purissimo carattere di Nebbiolo del nord, “trasparente”, sottile nei rimandi alla foglia di tè e al bergamotto. sapore slanciato e vibrante, giocato sulle mezze tinte ma non per questo anemico, anzi tonico e ritmato.

Il Carema 2007 dei Produttori? Di questo passo scateniamo l’Inferno. Però sveglia, ragazzi

Dove nasca la passione per l’Alto Piemonte è presto detto. Nebbioli che vengono dal freddo, rigorosi e talvolta rigidi, introversi nei profumi e mai eccessivi in corpo e alcol. Versioni quasi aperitive del vitigno rosso più emozionante d’Italia e forse non solo. Di una viticoltura nobile ed eroica rimangono solo due esempi: la Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema e Ferrando. Di fatto, i Carema-Carema sono 5, 4 i più rappresentativi perché a mio gusto non considero il Barricato dei Produttori.