Ritorno con furore dal Vinitaly 2012: Federico Ferrero, Cà d’Gal, Molinetto Carrea, Nicola Bergaglio, Cantine del Castello Conti e Cà Nova

1 commento

Mai come quest’anno al Vinitaly ho camminato, chiacchierato, fatto pubbliche relazioni, salutato amici, evitato nemici, baciato belle donne produttrici e non. Nel mentre, ho assaggiato qualcosina di buono che potrebbe entrare a breve nel nostro catalogo. Giusto il tempo di un salto in azienda per i riassaggi e qualcosa combineremo. Ecco la lista rigorosamente provvisoria e non definitiva degli avvistamenti:
Moscato d’Asti 2011 Sorì Gala, Federico Ferrero: mi è piaciutissimo! Delicato, sembra poco dolce, con bollicine piccole e profumo tenue. Ne ho bevuti 3 bicchieri in piedi, che vergogna! Da merenda in vigna.
– Asti Spumante, Moscato d’Asti Lumine e Moscato d’Asti Vigna Vecchia, Cà d’Gal: probabilmente nessuno sta facendo tanto parlare di Moscato d’Asti come Alessandro Boido. Passione trascinante e stile “pane al pane” per una tipologia spesso troppo depressa da un consumo massificato e impersonale. Vigna Vecchia è una dimostrazione di longevità sorprendente, noi abbiamo trovato personalità e spessore in Lumine e persino nell’Asti Spumante. Tutto da scoprire.
– Gavi del comune di Gavi 2011, Minaia 2011, Nicola Bergaglio: 120.000 bottiglie divise nelle due etichette aziendali per un Gavi tipico e di ottimo prezzo. Non vedo l’ora di andare in azienda.
– Gavi 2009 e 2010, Molinetto Carrea: assaggiati e riassaggiati con piacere alla fiera Vino Vino Vino di Cerea. Naso delicato, sviluppo gustativo naturale, senza sbavature. Corpo snello e sorso piacevole confermano che in zona Gavi si beve bene spendendo ragionevolmente.
– Colline Novaresi 2009 e soprattutto Boca 2006, Cantine del Castello Conti: il fascino dei nebbioli del nord, la pulizia del sorriso delle sorelle Elena e Paola Conti, i loro vini nitidi, severi ed eleganti valgono il prezzo di un viaggio verso Maggiora (Novara) da fare alla svelta.
– Bocciòlo 2007, Vigna San Quirico 2005, Ghemme 2005, Cà Nova: ancora Alto Piemonte – siamo a Bogogno (Novara) – ancora un’azienda a trazione femminile (Giada Codecasa), ancora vini ottimi a prezzi. Purezza, nessuna sovrastruttura, affinamenti ragionati e carattere rigoroso del nebbiolo nordico emergono con felicità nel bicchiere. Eccettuato il Melchiòr 2004, smussato dalla barrique per piacere in Svizzera e Germania, dall’immediato Bocciòlo al “masculo” Vigna San Quirico è un gran bel bere. Il Ghemme è elegante e floreale, quasi femminile.

One Response to “Ritorno con furore dal Vinitaly 2012: Federico Ferrero, Cà d’Gal, Molinetto Carrea, Nicola Bergaglio, Cantine del Castello Conti e Cà Nova”

Lascia un commento