Adesso vi svelo un Segreto (2004)

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Segreto 2004 è un vino che amo, imperfetto e verace. Mi piace la storia dei due pazzi svizzeri che ci sono dietro – ingegnere lui, marketing manager lei – trasferitisi a Novello ormai 20 e più anni fa per comprare una cascina da ristrutturare (cascina Ebreo, appunto) e 2 ettari in terra di Barolo per fare vino. Segreto è una barbera in purezza senza compromessi. L’ho stappata al compleanno, quando ceno da solo e ho vera sete è una scelta privilegiatala, mi è anche capitato di preferirla a un Barolo Cascina Francia 2004 di Giacomo Conterno, invero molto buono, cocomeroso al naso e molto raffinato in bocca: però ci sono volte che non cerchi eleganza ma violenza, va così, con buona pace del punteggio centesimale.

Unghia rubina e centro bicchiere impenetrabile. Al naso, legno verde e frutta acida, ciliegia selvativa. Aroma non spiccato ma denso e compresso, c’è una tostatura di legno non dolce che gioca di fioretto col liquido senza prevalere: non amo i vini legnosi banali, questo non è elegante ma verace e solo alla fine della quinta bottiglia mi è venuto il descrittore illuminante: carpaccio con tanto limone sopra. Insomma, anche al naso si intuisce acidità a profusione. In bocca il vino non cerca alcun compromesso: l’ingresso è corposo, secco e accondiscendente, lo sviluppo ricco e rigoroso ma è in uscita che il vino marca irrimediabilmente il sorso: l’acidità è violenta, poderosa, non lascia scoperta la materia ma la irradia con prepotenza, senza filtri. Segna la bevuta cancellando il surplus estrattivo con una scodata vibrante e severa. A volte il godimento passa per un sottile dolore: non faccio altri esempi :-D.

NB: Non è un vino per tutti. Meglio.

3 Responses to “Adesso vi svelo un Segreto (2004)”

  1. Luca Cravanzola

    Spero che Alessandro non si arrabbi se mi permetto di aggiungere qualche dettaglio: questa barbera arriva da vigne relativamente giovani (20 anni circa) in conduzione ultra naturale. Nessuna molecola chimica ha mai toccato quella vigna. Rame e zolfo e notoriamente uno o due decotti di ortica nel periodo più caldo (tra luglio e agosto). Max 35 quintali per ettaro. Fermentazione con lieviti indigeni ( e bada bene che in quella cantina, visto la giovane età di fondazione ’96, non hanno mai fermentato lieviti selezionati) dunque bassissima influenza di lieviti di cantina visto che non ne sono mai stati usati. Macerazione abbastanza lunghe (20-30 giorni dipende dall’annata). Temperaturare non controllate e aggiunta di So2 solo in pigiatura e all’imbottigliamento. Nessuna filtrazione. Imbottigliato per spillatura. Messo in commercio dopo un tot di affinamento, di solito almeno 4-5 anni. Attualmente, l’ultima annata in commercio è la 2004. La 2005 uscirà a breve. Vino assolutamente non per tutti anche se tutti dovrebbero provarlo senza indugio.

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  2. luigi

    Uno che si chiama Weimar, titolare della cascina Ebreo, sarà una sorta di acchiappanazisti, stile This must be the place (ma credo che il nome corretto sia Weimer). Questo Segreto merita dunque una stelletta in più…

    Obiezione accolta: Weimer. Corretto, grazie. Stelletta al commentatore [ale]

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