Torino centro. Aperto da tipo 4 anni e chiocciola Slow Food da 2. Presidi a profusione e cucina che tira: carne cruda battuta al coltello, agnolotto gobbo, le acciughe (!!!), brasato di fassone al Ruché, quinto quarto, cose così. Carta dei vini personale e ampia: etichette naturali, qualche fetish, assenza fin troppo evidente dei brand, parecchio Piemonte. Al Ristorante Consorzio si viene per sperimentare e godere, tanti Recoltant e nessuna Maison. Sul sito ci sono tutti i pdf (bollicine, bianchi, rossi, dolci). Atmosfera gestita informalmente con professionalità. Pietro e Andrea in sala, tipo Vialli e Mancini ma con la panza, gemelli da osteria con la battuta pronta e il bicchiere pieno.
La lavagna dei vini al calice parla tanto Les Caves de Pyrene, distributore nato in UK e condotto in Italia da Christian Bucci, che con cinque mesi di forniture al Consorzio si è fatto la macchina nuova. Nell’ultimo anno sono stato a Torino 3 volte e sempre per mangiare qui. Io ho dei problemi ma loro sono molto bravi. Li metto sul podio accanto alla Tana degli Orsi di Pratovecchio, Caterina e Simone. 35 euro vini esclusi, i ricarichi son così buoni che valgono il viaggio. Prenotare con largo anticipo. Tornare a casa con largo ritardo.
[Video: ilvinobuono.com]
Selezione dei vini pazzesca, ricerca delle materie prime maniacale… Impossibile mancare quando Andrea e Pietro si portano a casa un pezzo del Bue Grasso di Carrù! Pazienza, simpatia e sopportazione (con i sottoscritti) oltre il limite!
Ora basta con i complimenti, perché secondo me con il Toro in serie A saranno già gasati a 1000..
Ah… ti sei dimenticato oltre alla chiocciola SlowFood il “Bollo AlcolGym” 😉
Chissà in quale vita, ho la sensazione di esserci già stato… ovviamente leggendo questo commento più che positivo, l’intenzione è quella di andarci al più presto!
Poi vi racconto!