Valpolicella Cl. 2013 Sotto Le Fresche Frasche, Villa Bellini. Ma quanto sei buonino

Le etichette di Villa Bellini mettono gioia perché sono colorate, gioiose e fanciullescamente architettate. Un po’ geometriche un po’ no, con quadretti e scritte sono belline e impreziosite di gommalacca non mancano proprio di nulla.
Ho scoperto il Taso, Valpolicella Cl. Sup., con l’annata 2008 per caso a Verona durante il Vinitaly e mi piacque molto. Cercai info e scoprire la chiocciola Slow e la storia di Cecilia Trucchi fu un piacere.

Tanti vini in uno: Il Taso (2009 e 2010) di Villa Bellini è una favola

Un recinto di pietra custodisce i segreti di Cecilia Trucchi, quel Brolo che è villa settecentesca, giardino e vigneto con tante anime: cipressi secolari, una torre, una grotta con sorgente d’acqua e un laghetto nascosto.

Villa Bellini è il sogno di una vita. Di Cecilia e della sua storia mi piace questa immagine cristallizzata da Mauro Fermariello (Winestories): “Ha l’aria di una che ha passato l’infanzia a inseguire ranocchie negli stagni e fare a sassate coi maschi. Stare in vigna deve essere per lei la continuazione di quei giochi. E poi mi piace la sua ricerca esasperata di un vino unico…